Qualche tempo fa, nella Sala Rossa del Comune di Savona si è tenuta la prima edizione dei premi “Sportivi savonesi nel mondo”. Durante la cerimonia, come riporta l’interessante articolo sul blog di Francesco Davide Mollica, sono state premiate le cinque sincronette della Rari Nantes Savona che hanno partecipato alle Olimpiadi di Tokio 2020: Linda Cerruti, Federica Sala, Domiziana Cavanna, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro. Sono stati premiati anche il C.T. della Nazionale Italiana di Nuoto Sincronizzato, Patrizia Giallombardo, e Mirco Ferrari, il preparatore atletico della Nazionale di Sincro, nonché della Nazionale di Ginnastica Ritmica. Il nuoto sincronizzato è una combinazione di danza, nuoto e ginnastica per creare varie coreografie e figure che possano stupire il pubblico. È uno sport praticato principalmente dalle donne, viene spesso chiamato balletto acquatico. Il nuoto artistico (detto sincronizzato fino al 2017) è stato inserito nel programma olimpico nel 1984, per i Giochi Olimpici di Los Angeles.
Esistono, ricorda ancora Francesco Davide Mollica, tre tipi di gare di nuoto sincronizzato: esibizioni in solitaria (il Solo), in duetto (il Duo) e a squadre di otto nuotatori (a Squadra). A ritmo di musica, gli atleti eseguono acrobazie in piscina, sia sott’acqua che in superficie. Il nome di questo sport è dovuto non solo al fatto che i nuotatori eseguono le loro figure a suon di musica, ma anche al fatto che devono essere molto ben sincronizzati tra loro. Gli atleti passano anni e anni a perfezionare la coreografia, cioè la serie di movimenti che includono nei loro programmi. Il nuoto sincronizzato richiede grandi abilità acquatiche, resistenza fisica e flessibilità, grazia, abilità artistica e precisione nei tempi e un eccezionale controllo dell’apnea subacquea. Le posizioni più importanti del nuoto sincronizzato sono la gamba di balletto tesa, il ginocchio piegato (chiamato velo), la gamba di balletto, la gamba di balletto doppia, il fenicottero, la verticale, la Gru, ecc. Le atlete che praticano il nuoto sincronizzato, spiega infine Francesco Davide Mollica, sono comunemente chiamate “sincronette”. Attualmente si usa lo stesso termine anche per gli uomini del nuoto sincronizzato (“sincronetti”), anche se questa disciplina sportiva purtroppo è ancora appannaggio del gentil sesso. Alle ultime Olimpiadi di Tokyo, infatti, gli uomini del nuoto sincronizzato sono stati esclusi perché il CIO non ha ancora dato loro il via libera. Al momento, infatti, possono gareggiare in Italia in tutte le categorie e a livello internazionale solo in coppia e dal 2020 nel singolo.
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